Cosa dicono i sondaggi sui radicali
I radicali stanno avendo contatti quotidiani con lo SDI per le politiche del 2006. C'è chi è d'accordo con questo accordo e c'è chi è perplesso. C'è chi si chiede che ne sarà della politica estera, e che discussione è in atto.
Ma, alla fine, che peso hanno i radicali? Ebbene, sul sito sondaggipoliticoelettorali.it c'è qualche dato che provo ad analizzare.
Alla domanda "quale partito avresti votato ieri" la "Lista Bonino" avrebbe ottenuto secondo la Ekma Ricerche Srl il 2,7%. Beh, un risultato discreto, che se sommato allo SDI all'1% sarebbe un 3,7. Mancherebbe uno 0,3 per raggiungere il fatidico 4% e potrebbe esserci il nuovo PSI che potrebbe in qualche modo travasare qualcosa di quel suo 2%.
Pipepoli, chiede "per quale partito voterebbe domenica prossima". E qui i dati della lista Pannella/Bonino sono in calando di mese in mese: 2% a febbraio, 1,5% maggio e 1% a giugno. Una debacle. Lo SDI è aggregato a Uniti nell'Ulivo, e non è disponibile un dato disaggregato.
Eurisko propone due dati: se Prodi presentasse una sua lista, Lista Bonino avrebbe l'1,6%, altrimenti un 2,5%; con lo SDI che passa dal 2% al 2,5%.
Insomma, sondaggi diversi che mettono in luce un fatto: la lista Bonino si attesterebbe sul suo zoccolo duro del 2% - come sempre - on uno 0,5 variabile. Che varia pesantemente in negativo se la lista si chiamasse Pannella. Se si presentasse una lista Coscioni mi chiedo che percentuale avremmo (io non penso neanche l'1% scarso), sia perché il nome di Luca non è per niente noto sia perché porterebbe in dote solo la clamorosa sconfitta al referendum.
L'obiettivo del 4% è alla nostra portata, ma la scelta del simbolo e del nome sono essenziali alla riuscita dell'opera. Mi piace il richiamo laico, mi piacerebbe vedere rosa pungo e garofano, mi piace meno il "partito della riforma". "Laburisti" non mi dispiace, ma anche Polo Laico non è male. Auguriamoci che questa trattativa vada in porto, nel frattempo. Facciamo quel che si deve, accada quel che può.
Tags: radicali sondaggi
Ma, alla fine, che peso hanno i radicali? Ebbene, sul sito sondaggipoliticoelettorali.it c'è qualche dato che provo ad analizzare.
Alla domanda "quale partito avresti votato ieri" la "Lista Bonino" avrebbe ottenuto secondo la Ekma Ricerche Srl il 2,7%. Beh, un risultato discreto, che se sommato allo SDI all'1% sarebbe un 3,7. Mancherebbe uno 0,3 per raggiungere il fatidico 4% e potrebbe esserci il nuovo PSI che potrebbe in qualche modo travasare qualcosa di quel suo 2%.
Pipepoli, chiede "per quale partito voterebbe domenica prossima". E qui i dati della lista Pannella/Bonino sono in calando di mese in mese: 2% a febbraio, 1,5% maggio e 1% a giugno. Una debacle. Lo SDI è aggregato a Uniti nell'Ulivo, e non è disponibile un dato disaggregato.
Eurisko propone due dati: se Prodi presentasse una sua lista, Lista Bonino avrebbe l'1,6%, altrimenti un 2,5%; con lo SDI che passa dal 2% al 2,5%.
Insomma, sondaggi diversi che mettono in luce un fatto: la lista Bonino si attesterebbe sul suo zoccolo duro del 2% - come sempre - on uno 0,5 variabile. Che varia pesantemente in negativo se la lista si chiamasse Pannella. Se si presentasse una lista Coscioni mi chiedo che percentuale avremmo (io non penso neanche l'1% scarso), sia perché il nome di Luca non è per niente noto sia perché porterebbe in dote solo la clamorosa sconfitta al referendum.
L'obiettivo del 4% è alla nostra portata, ma la scelta del simbolo e del nome sono essenziali alla riuscita dell'opera. Mi piace il richiamo laico, mi piacerebbe vedere rosa pungo e garofano, mi piace meno il "partito della riforma". "Laburisti" non mi dispiace, ma anche Polo Laico non è male. Auguriamoci che questa trattativa vada in porto, nel frattempo. Facciamo quel che si deve, accada quel che può.
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